Non mi troverete mai

* Blog in fase di aggiornamento... scusate il disordine (e la presenza di alcuni post...ancora vuoti!)

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Sono sempre stato un curioso, un bastiancontrario e un rompicoglioni. Quando verso gli otto anni gli altri bambini iniziavano a dubitare dell'esistenza di Babbo Natale, io ero talmente più avanti da essere scettico sul fatto che potessero esistere "i genitori". Fossi nato nel '500 probabilmente sarei stato un esploratore, o un navigatore, o anche solo un mozzo o un vagabondo. Fossi nato in un futuro tipo Star Wars sarei stato una specie di Han Solo o, alle brutte, un Wookie poco peloso. Sfortunatamente sono cresciuto in un'Italia dilaniata da Vespa, dalla De Filippi, da Pippo Inzaghi. Ma sto cercando di uscirne. Ogniqualvolta l'avventura tornerà a fare visita alla mia vita, questo blog avrà qualcosa da dire. Forse.

domenica 18 dicembre 2005

Verso nordovest

Lunedì 12 dicembre 2005 (FP)
Risveglio da incubo all'una e mezza: l'autobus per Córdoba è alle 16:15 e non c'è un attimo da perdere: colazione per endovena mentre con una mano ci si lava e con l'altra si fa lo zaino...

H 14:30; siamo ancora a casa... ma per una strana contingenza di eventi, tutti verificatisi, arriviamo in tempo a MdP... autobus preso!.. Poi quindici ore di viaggio, intervallate da "Titanic" più altri due film d'azione bruttissimi... (il Ghero li ha guardati entrambi!!)
Ma tutte a me, da scrivere, le giornate-pacco?!

Martedì 13 dicembre 2005 (AG)
Arrivo a Córdoba ore 7:30; colazione al bar con bagno acrobatico.
Visita centro città e università (giorno di lauree con dottori infarinati per strada).
Per pranzo 1/3 del panino del giorno prima (lungo 1,5 m).
Spazzino al parco (e chiusura museo!). Quilmes e charla con il camarero leso.
Cena a "El Andén - Cava e cocina de autor" con filetto e Malbec da 100 punti; e un cameriere sdentato che ci crede un sacco.
Autobus preso al pelo a 11:30, direzione Tucumán.
Con qualche shampoo in più..



Mercoledì 14 dicembre 2005 (FP)
Arrivo (divelti) a S. Miguel de Tucumán alle 7 circa... Baretto subito con cagata d'ordinanza. Stavolta niente acrobazie, però un nanetto indio spuntava a mo' di cucù dalla porta a lato con discreto spavento per noi...

Si va in cerca dell'albergo consigliato dalla guida del Ghero (Hotel Independencia): tutto (abbastanza) ok se si eccettua la "Máquina Infernal": una lama rotante sul soffitto, bassissima e ondeggiante, probabilmente sottratta dalle macerie di un Black Hawk abbattuto in Somalia...
Togliendosi la maglia il Ghero ci lascia per due volte le dita...
Le docce però ci rinfrancano quasi quanto la mini-pennichella prima di uscire...
In paese la gente (sempre più indigena) ci guarda come alieni, poi ci guardiamo l'ultima di Apertura 2005 in un baretto a maggioranza boquense: Cata Díaz e Insúa rispondono a Blanco: 1-2 sull Olimpo Bahia Blanca e Boca Campeón; festa "oro-azul" per le strade, ma noi pizza e nanna; il pullman per Salta domattina è alle 8!!!

Giovedì 15 dicembre 2005 (AG)
Arrivo a Salta a 12:30, gasati come non mai dal progetto di viaggio studiato in pullman...
PRIMER PROBLEMA: el Tren a las Nubes. Senza nemmeno perdere tempo per mangiare, corriamo in agenzia per informarci su questa esaltante escursione... Beh, il trenino è fuori servizio per manutenzione... SEGUNDO PROBLEMA: el coche. Pensiamo che il noleggio di un'auto possa essere un'alternativa valida, magari arrivando fino in Cile o in Bolivia.. Passiamo un'ora a mangiare empanadas e scartabellare diverse mappe, disegnando il nostro itinerario. Gasati ancora di più, andiamo al primo noleggio auto - che diventeranno 5 o 6: nessuno dei due possiede una Visa "normale": io Visa Electron, Francy solo carte di "debito" - non funzionano come garanzia e le macchine le lasciamo lì dove sono. Non ci resta che l'ultima alternativa: spararci... Tuttavia i nostri due cowboys non si perdono d'animo e comprano un'escursione per il giorno seguente: destinazione Humahuaca. Serata "tranquilla": dopo aver cercato per più di un'ora il "Mama Gaucha" - senza trovarlo - ceniamo più che degnamente al "Doña Salta". Poi boliche in calle Balcarce, con - ormai immancabili - tequila e vodka & Red Bull. Ritorno al "Residencial Elena" con spazzino a tarda notte: trascinati dal gioco cominciamo a ridere e parlare un pò troppo forte. Una coppia di francesi ci ricorda UN PO' RUDEMENTE che è notte inoltrata.. meglio dormire e dimenticare la giornata passata...

Venerdì 16 dicembre 2005 (FP)
Risveglio da incubo parte seconda: stavolta è pure peggio; la vodka-Red Bull è ancora con noi. Saliamo sul Berlingo con una tipa porteña non bella ma gentile.
La guida si chiama Homero e infatti il tragitto sarà un'odissea.
Prima tappa: la diga a Cerro Alegre (noi un po' meno)... ma appena fuori da Salta inizia una jungla bellissima e dopo un bel po' di strada arriviamo al Cerro Sette Colori e Paseo de los Colorados... che scrivo a fa'? Guardatevi le foto, no?
Poi Purmamarca, sotto una diana non trascurabile, e Tilcara, con la ricostruzione di un Pucará (fortezza incaica) e un museo (chiuso).
Finalmente, Humahuaca: pranzo con Homero e Silvana (la tipa di Baires). NB: il Ghero non si è ancora smarcato dalla Red Bull della sera prima. Poi visita guidata del pueblo; e che guida... tale Oscar, nativo locale, inizia a parlare come un libro stampato/trattato di archeologia... però è simpatico e ci narra di come le vergini andine pisciano stretto, e le altre invece a cascata!!
A pranzo con noi c'erano anche i due francesi che ci rinnovano la para di ieri. Pomeriggio si torna e ci fermiamo a fotografare la "Paleta (tavolozza) del Pintor".
Arriviamo stanchissimi in hotel ma alla fine era tutto bellissimo e Homero si è rivelato in gamba: prenotiamo da lui anche per domani a Cachi.







Sabato 17 dicembre 2005 (AG)
Stavolta non c'è partenza né risveglio da incubo: ieri sera siamo usciti solo per prendere un hamburger dietro casa...
Escursione a Cachi: vediamo la Cuesta del Obispo, el Valle Encantado, la Piedra del Molino a 3.348 m, Recta del Tin Tin - una strada dritta di 12 km - che attraversa il Parque los Cardones, dove abbiamo fatto foto stra-artistiche... Guardatevele! SAREBBE BELLO (Cit.)...!
* vedere appunti del 18 dicembre e scoprire che cosa è successo a QUELLE foto, ndr)
Arrivati a Cachi, con un caldo paura, riusciamo solo ad andare su internet - niente giro per la città...
Al rientro passiamo per lo stesso baretto sperduto in montagna, e la donna ci dice che alla mattina, dopo che eravamo passati noi, hanno cominciato a vedersi gruppi di condor. Ci rivela che, ogni tanto, è riuscita a vedere dei puma...
Noi ovviamente abbiamo passato la giornata a scrutare all'orizzonte, in cielo e tra i boschi ma zero... Solo tre piccolissimi in lontananza...
Ah, quasi dimenticavo: in macchina con noi c'erano i due francesi di ieri - Marie e Jean-Marie - e il Frency (*da che pulpito, essendo anch'egli "omonimamente" fidanzato, ndr) li sfotte pure... per i nomi... Molto diplomatici, comunque, anche se la donna non parla una parola di inglese e l'uomo qualcosa in più...
Serata: cena al "Mamma mia!".. Io prendo tortelli di formaggio al formaggio, il Frency gnocchi con "tutto + fontina"... poi si passa la notte tra pub e disco, cercando di digerire, e io che sprono il Frency per bere tequila...

Domenica 18 dicembre 2005 (FP)
Ennesima levataccia per prendere il bus per Santiago del Estero alle 10. Lo pigliamo per poco; si torna a sud. La compagnia "La Veloz del Norte" offre solo bus scomodissimi, ma la sonno è tanta (reduci dalla disco...) e una semi-pennica ci sta; però mi costa cara: arrivati a Santiago il Ghero mi sveglia di soprassalto, scendiamo, e la macchina fotografica (con alcune foto dentro veramente belle) decide di non seguirmi. Scendiamo, mangiamo, faccio gli auguri di compleanno ad un amico in Italia (*bella Bitacci!), e solo poi, già in cammino verso il centro, mi accorgo del fattaccio!! Para dura fino a sera... e per di più Santiago è la prima città che ci fa davvero cagare!! Alle 10 siam già sul bus per Buenos Aires... Allegria...



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