Non mi troverete mai

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Sono sempre stato un curioso, un bastiancontrario e un rompicoglioni. Quando verso gli otto anni gli altri bambini iniziavano a dubitare dell'esistenza di Babbo Natale, io ero talmente più avanti da essere scettico sul fatto che potessero esistere "i genitori". Fossi nato nel '500 probabilmente sarei stato un esploratore, o un navigatore, o anche solo un mozzo o un vagabondo. Fossi nato in un futuro tipo Star Wars sarei stato una specie di Han Solo o, alle brutte, un Wookie poco peloso. Sfortunatamente sono cresciuto in un'Italia dilaniata da Vespa, dalla De Filippi, da Pippo Inzaghi. Ma sto cercando di uscirne. Ogniqualvolta l'avventura tornerà a fare visita alla mia vita, questo blog avrà qualcosa da dire. Forse.

lunedì 21 aprile 2008

L'incursione di Leeds

Il Sigi mi chiama il pomeriggio di mercoledì 16.
"Ti ricordi di Jose? Lavorava a Bologna, ma spesso faceva trasferte in Inghilterra..." - "Chiaro che mi ricordo" Faccio io - "Adesso lo trasferiscono a Leeds: sabato trasloca col furgone, e io lo accompagno... Se ti va di darci una mano e farti un giro in UK a ggràtise..." - Fa lui.
Il tempo per pensarci un secondo (reduce dalla sfacchinata di Belgrado), e dire sì.

Venerdì 18 aprile.
Così, di pomeriggio presto si va a Bologna a caricare la roba; il Sigi mi passa a prendere col van a Suzzara, mentre Jose finisce di lavorare, sempre a Bologna.
Ovviamente l'operazione di caricamento del furgone viene condotta nella massima professionalità e serietà (maaao), come accade ogni volta che la Premiata Ditta - io & Sigillotto - lavora insieme (vedi foto).
Caricato il Navarro vicino all'aeroporto, il furgone è completo, e si punta a nordovest.
Arriviamo in Svizzera che è già buio, e siccome sono l'unico dei tre reduce da notti di sonno accettabile, dopo un po' scatta il turnover alla guida: il meccanismo è semplice e geniale; uno guida, un secondo gli tiene compagnia per evitare sconsigliabili colpi di sonno... e il terzo va a nanna sul materasso dentro il cassone, dietro in mezzo agli elettrodomestici e i raus/suppellettili del Navarro.
Tocca a me guidare, col Sigi copilota: la coppia del terrore si riforma... e infatti dopo qualche ora, parlando profondamente dei fatti nostri, invece di proseguire oltre, PRENDO l'uscita di Luzern, e mi accorgo subito di avere scazzato... facciamo un paio di rotonde (e ridiamo pensando a Jose, dentro al buio del cassone, che "se non sta dormendo pesantemente si starà chiedendo ma-che-cazzo-di-rotonde-ci-possono-essere-lungo-l'autostrada?"). Tra l'altro il Sigi inizia a chiedere lumi in inglese ai passanti, e un'affabile coppia elvetica, dopo averci dato la dritta ci spara un "good luck" a cui col pensiero facciamo seguire un "s'at saiés... a g'om da andà a Leeds...!" (Trad. se sapessi! dobbiamo andare a Leeds!).
Dopo un INDISPENSABILE giretto turistico per Lucerna, ritroviamo la via verso Basilea.

Sabato 19 aprile.
Il turnover della guida si rivela una strategia fruttuosa, e il resto della Svizzera e l'Alsazia passano via come ridere, dopo un secondo giro completo di scambi di ruolo.
Calais, Francia. Siamo al porto, per imbarcarci verso le celeberrime Bianche Scogliere di Dover. Poi, se tutto va bene, arriveremo prestino e faremmo in tempo a farci una seratona a Londra col Ghero (che da inizio anno lavora ad Oxford). E qui iniziano i cazzi.
Maria, la morosa di Jose, che veniva da Parigi, arriva e si imbarca regolarmente prima di noi che, invece, insipiegabilmente ci ritroviamo in coda per salire sulla nave SENZA essere passati per la biglietteria. Al che il Navarro decide di tentare la via dello splendore, e di mettere alla prova ancora una volta il suo leggendario culo. Ma non sempre fare gli splendidi paga, e purtroppo stavolta era una di quelle situazioni "in cui il biglietto lo vogliono proprio vedere" (come peraltro io e il Sigi temevamo).
Nave persa. Prendiamo quella dopo, già sapendo che avremo meno tempo per la serata e che difficilmente raggiungeremo il Ghero a Londra.
Arriviamo a Dover e vediamo le scogliere, che per essere bianche sono bianche.
Sperimentiamo la leggendaria guida SBAGLIATA degli inglesi (della serie c'avete voluto in Europa e noi c'entramo, GuzzantiCit.), per di più sopra un mezzo grosso che non ti facilita la visuale della linea della corsia, e nel tardo pomeriggio siamo nella carina ma gelida Leeds.
Incredibile come la gente vada tutta in giro mezza nuda... Ma noi non possiamo permettercelo: lo stesso Jose credo ci metterà un po' ad abituarsi, in attesa che la primavera arrivi sul serio.
La cosa figa è che da queste parti quasi tutti la sera nei weekend vanno in giro vestiti in modo goliardico, con parrucche, trucchi, e stupidate varie. Noi lo sospettavamo e non siamo venuti a mani vuote. Dopo esserci lavati (l'éra ora) rispolveriamo i costumi da pirati che ci erano valsi un successone durante l'ultimo carnevale, e prendiamo le redini della serata...
Momenti di fibrillazione quando viene avvistato un FINTO Jack Sparrow (vedi fig.) fare bancomat (con l'immancabile fare istrionico ed ondeggiante proprio del personaggio), e quando io e il Sigi a notte fonda, PERSI e ibernati per le strade di Leeds dovevamo ritrovare la via di casa (Jose era rientrato molto prima), con scarsi risultati: così dopo vari tentativi chiediamo nella hall di un albergo megalusso, dove si scatena l'ilarità al nostro ingresso... In qualche modo riportiamo le chiappe al caldo e poi a casina, che l'indomani si riparte per l'Italia.
Missione compiuta. Brillantemente.

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