Non mi troverete mai

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Sono sempre stato un curioso, un bastiancontrario e un rompicoglioni. Quando verso gli otto anni gli altri bambini iniziavano a dubitare dell'esistenza di Babbo Natale, io ero talmente più avanti da essere scettico sul fatto che potessero esistere "i genitori". Fossi nato nel '500 probabilmente sarei stato un esploratore, o un navigatore, o anche solo un mozzo o un vagabondo. Fossi nato in un futuro tipo Star Wars sarei stato una specie di Han Solo o, alle brutte, un Wookie poco peloso. Sfortunatamente sono cresciuto in un'Italia dilaniata da Vespa, dalla De Filippi, da Pippo Inzaghi. Ma sto cercando di uscirne. Ogniqualvolta l'avventura tornerà a fare visita alla mia vita, questo blog avrà qualcosa da dire. Forse.

sabato 24 maggio 2008

I conti senza l'hostess

Tra un disguido e l'altro, alla vigilia della partenza ho rischiato di combinarla grossa.
Tempo prima, quando avevo fermato il biglietto per la partenza da Venezia, in agenzia viaggi mi ero messo d'accordo con la tipa per lunedì 19 (con arrivo a Mosca, un pernottamento e ri-partenza il giorno dopo per Voronezh, da un altro aeroporto): arrivo previsto per martedì 20. Tempo
dopo, all'ONG di Mantova mi consegnano il biglietto, pronto e impacchettato. Neanche lo controllo, lì per lì.
Sabato scorso, durante un'apparentemente superflua controllatina, mi rendo conto di avere in mano un biglietto per DOMENICA 18 (e con arrivo di lunedì)!! Tutto spostato ad un giorno prima, che per me era poi l'INDOMANI. Va bè, No comment. Me ne sono accorto e tanto basta, poteva andare moooolto peggio (vero, Nevio?).

Italia sotto il diluvio.. - chissà che tempaccio in Russia - penso... stando anche a quanto mi avevano detto nei giorni prima. Per fortuna ho tanta roba pesante...
In aereo inizio già a fare amicizia con gente.. Poi arrivato all'aeroporto di Sheremet'yevo ho il problema dell'alloggio moscovita.
Messaggio provvidenziale di Milana, la mia futura boss all'ONG che mi risparmia la ricerca di un ostello mandandomi da Tania (o Tatiana, come un quarto delle ragazze russe), una sua amica che vive a Mosca.

Risparmio sull'alloggio, così mi permetto la spesa di un taxi, per arrivarci.
Mi porta un tizio pelato, baffi e canotta, sul modello ho-ucciso-per-molto-meno, che mentre guida si guarda in diretta la finalissima di Coppa del Mondo di hockey Canada-Russia (lo capisco, eh... però occhio alla strada...). Canada avanti 3-1 e si gioca pure in Canada. La vedo pelosa.

Arrivo da Tania, piuttosto caruccia. Lei e l'altro inquilino, Viktor, mi portano in giro per la capitale, insieme ad altri due soggetti che Viktor stesso ha raccattato su per l'occasione. Apprezzo tutto questo sbattersi per me.
Bellissima la Piazza Rossa (Krasnaya Ploshad'), con gli immancabili mausoleo di Lenin e la cattedrale di San Basilio...
Per strada non c'è un'anima, e mi chiedo il perchè.
Ci fermano gli sbirri, ma per fortuna ho tutto con me (e di voglia di rompere le palle ne avevano tanta!)... poi subito dopo un sosia di Lenin (uno di quelli che si esibiscono in piazza per i turisti) mi si para dinnanzi urlando... Grosso scherzo. Mi piglia un colpo, e a tutti scappa da ridere, polizia inclusa.
Ve lo immaginate, in Italia, il sosia di Berlusconi che si esibisce ad Arcore per i turisti? Sì, dai... ci sta.
Poi improvvisamente il delirio per le strade. Clacson e macchine ovunque. Ecco che mi tornano i conti: la finale! La Russia aveva ribaltato 5-4 in Canada ed è Campione del Mondo!

Adesso sì che c'è gente... e mi stupisce ancora di più che i ragazzi che erano con me non la stessero guardando. Probabilmente non sono fanatici dell'hockey, ma in ogni caso voi ce li vedreste degli italiani ospitare e portare a spasso uno straniero la sera di..che so.. Brasile-Italia, finale dei mondiali, dal Maracaná? Io no. Per questo li apprezzo ancor di più. Roba da Fantozzi, perdersi la finale a causa mia!
Ma a loro sembra non fregare. Meglio così, và...
Il giorno dopo, lunedì 19, il volo è da quell'altro aeroporto, Domodedovo. Arrivo "comodo", ma la comodità si esaurisce quando inizio a chiedere informazioni per telefonare: d'accordo che sto in Russia, e dovrei parlare io la loro lingua, ma credevo che ALMENO negli aeroporti lo staff lo parlasse, l'inglese. No. Per lo meno, non le ragazze del centro informazioni, che in quanto tali dovrebbero come minimo capire quello che i viaggiatori stranieri chiedono... Oh, fighissime, per carità...e chi dice niente, però avrei volentieri barattato qualche centimetro di coscia in meno con qualche informazione in più.
Di nuovo i conti senza le hostess.

Tra l'altro fa un caldo cane e temo di aver "sbagliato formazione" riguardo al vestiario in valigia... va beh, nel caso rimedierò.
Arrivo a Voronezh e conosco Milana, Elena e Irina, le ragazze dell'ONG che invece parlano perfettamente l'inglese (e ciò potrebbe essere dannoso al mio apprendimento), e che mi fanno vedere l'appartamento dove starò, qui a Voronezh, ospite di Sergej e Andrej, due fratelli sulla trentina piuttosto simpatici (credo).
Lì per lì penso ad una candid camera: mega tv al plasma, sauna (vedi fig.), jacuzzi, pc nella stanza di Sergej, balcone, una camera tutta per me. Ma che è? No, no, e' tutto ok.
Cerco di capire che lavoro fanno, per evitarmi la sorpresa di svegliarmi tra panetti di droga con la polizia in camera... ma si tratta di normali imprenditori, a quanto pare.
Mercoledì incontro Sofia, un'amica di Tatiana (la volontaria russa che a Mantova mi dava lezione di russo) e le passo i souvenir che Tatiana mi aveva commissionato per lei e per il resto della compagnia. Faccio un giro per la città con loro, e restiamo d'accordo per ribeccarci venerdì (ieri sera) insieme in casa di Sofia, peraltro buona pure lei (vedi canotta a righe nella foto). E lì la mia cucina italiana spopola, come già avvenne a Buenos Aires nell'appartamento di San Telmo: bis di primi; simil-amatriciana (sì va bè...) più farfalle gamberetti e zucchine. Tiè.
Stasera altri programmi ancora: tra poco vado a una specie di cineforum con degli altri volontari, poi di corsa in stazione, che con Elena (la coordinatrice del progetto, ventitrè anni, non gnocca ma in gambissima) andiamo a Grafskoe, nelle foreste della regione di Voronezh a campeggiare per il compleanno di suo fratello, con Ali (il tipo di Elena), e altri ragazzi della compagnia.
Insomma, sono sempre in giro...
Per adesso mi diverto, anche se non avete idea di quanto mi piacerebbe capire già quello che dicono. L'inglese non mi va! Anche perchè ho molto più bisogno di praticare il russo, ma non ho ancora il coraggio di buttarmi, con 'sta lingua così ostica.
Spero di non aver fatto i conti senza l'oste anche su questo.
I conti senza l'ostico.

5 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

61. "Perche 'io' dicevo che tutti sono coglioni fino a prova contraria";

62. "Perché 'tu' dicevi che tutti sono OK fino a prova contraria;

63. Perché forse la verità stava nel mezzo, e adesso insieme ci vediamo più chiaro; (Cit.x3)

Avanti cosi Franz..
Ps: io vado a farmi un giretto a Melbourne.. Ma si dai..

Continua a scrivere..

A presto, presto (Cit. Bito)


SilverFox

26 maggio 2008 alle ore 04:57  
Blogger Francesco ha detto...

Bella Ste..
e buona Melbourne!
e continua a leggere, che la tua presenza mi da' animo!
Ps: mi gasa essere citato ;)

26 maggio 2008 alle ore 10:31  
Anonymous Anonimo ha detto...

...e finalmente uscì il primo post.
Lo ammetto: lo attendevo come le brufolose-irritanti-schiamazzanti ragazzine tredicenni aspettano il giovedì sera per guardare Amici o come le vecchiette bramano l'uscita dell'ultimo libro di Sveva Casati Modignani per fiondarsi a scroccarlo in biblioteca (sono tante e incazzose, lo dico per esperienza diretta).
E l'attesa non è andata delusa anche se non si raggiungono ancora i picchi della verve argentina.
Ben contento di leggere che hai trovato gente collaborativa e simpatica e che c è tanta Federal Insurance Contributions Act.

Lanciati col russo; so - o meglio, immagino - che non è esattamente come imparare lo spagnolo ma prima inizi meglio è;).
Ti mando un abbraccio d'incoraggiamento.

Io.

Ps: per spendere la parola "ostico" io aspetterei il temuto idioma magiaro;)...

26 maggio 2008 alle ore 23:17  
Blogger Francesco ha detto...

Ciao ragazzi...
grazie che mi leggete e scrivete..
Certo che sta mania dell'anonimato, pero'... e firmatevi che cazzo...
va beh..lo so che nella maggior parte dei casi lo capisco da solo chi e' il mittente.
Anche tu, ultimo, anonimo (che sospetto fortemente essere l'Irene, in quanto mia unica amica che sa qualcosa di ungherese).. apprezzo molto il tuo scrivermi, e ti esorto a continuare.. magari rivelando la tua misteriosa identita'.. sono un po' curioso..anche se abbastanza sicuro che sei te, Ire.
baci. F.

2 giugno 2008 alle ore 11:12  
Anonymous Anonimo ha detto...

Non so chi possa essere Irene, di certo una persona nella quale nutrirò stima d'ora in avanti.
Tu invece sottovaluti la mia conoscenza, seppur vaga e nozionistica, delle lingue estere.
Per punizione confenderò ancora più le acque: intanto che sei lì raccomando vivamente la lettura (in lingua madre - ovvio - e padre sconosciuto) delle favole del Krylov.
Un must.

Io.

4 giugno 2008 alle ore 17:34  

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