Non mi troverete mai

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Sono sempre stato un curioso, un bastiancontrario e un rompicoglioni. Quando verso gli otto anni gli altri bambini iniziavano a dubitare dell'esistenza di Babbo Natale, io ero talmente più avanti da essere scettico sul fatto che potessero esistere "i genitori". Fossi nato nel '500 probabilmente sarei stato un esploratore, o un navigatore, o anche solo un mozzo o un vagabondo. Fossi nato in un futuro tipo Star Wars sarei stato una specie di Han Solo o, alle brutte, un Wookie poco peloso. Sfortunatamente sono cresciuto in un'Italia dilaniata da Vespa, dalla De Filippi, da Pippo Inzaghi. Ma sto cercando di uscirne. Ogniqualvolta l'avventura tornerà a fare visita alla mia vita, questo blog avrà qualcosa da dire. Forse.

mercoledì 28 maggio 2008

A pesce gatto

Rieccoci. Come dicevo, domenica mattina sono rientrato da Grafskoe... nei boschi protetti della regione di Voronezh abbiamo fatto serata con Elena, suo fratello e la sua compagnia, e Ali.
Ali è un russo-tunisino che sta più o meno con Elena, ed è un
a specie di Trezeguet coi capelli lunghissimi (lo so che sembra una contraddizione in termini, ma gli somiglia per davvero, tra viso e statura), abbastanza forte, e che mi ha insegnato involontariamente la prima e forse più basica imprecazione in russo: "blyat" (o qualcosa del genere), che credo stia per "merda" o "oh, cazzo"... La diceva in continuazione, quindi è stato impossibile non assimilarla.
La serata (e la notte) da campeggiatori è andata bene... abbiamo pure fatto il bagno in un (gelido) ruscello che attraversa la boscaglia, e dove Ali ha pensato bene di perdere il braccialetto.

Il mattino dopo, sul presto, io ed Elena torniamo in treno a Voronezh (che non è lontana), dove c'era un incontro tra l'ONG e potenziali volontari. Anche lì incontro diversa gente simpatica, dopodichè vado a lezione.
Da mercoledì infatti ho iniziato un nuovo corso di russo, con Ira (l'ennesima Irina... da quando sto qui ne ho già quattro sul telefono! un po' di fantasia coi nomi, per Dio...), ragazza piuttosto colta e interessante, tette comprese. Non si capisce se è libera o no, ma tanto nel mio caso è meglio concentrarsi sulle lezioni, che ne ho davvero bisogno!
Credo che Voronezh non sia una città particolarmente abituata agli stranieri, nonostante stia attorno al milione di abitanti ed abbia importanti università. Lo dico perchè quando scazzo, dicendo qualcosa in russo, la gente presenta quattro opzioni:
1) Mi risponde VELOCISSIMO, impedendomi qualunque comprensione o sforzo interpretativo.
2) Ride, demoralizzandomi.
3) Mi guarda torvo, pure demoralizzandomi.
4) Tira dritto. E lì sì che girano le palle.

Voronezh, "la città dei corvi".
Ogni giorno la percorro di qua e di là, e inizio a orientarmici... mi sposto per lo più in autobus e marshrutka, dei pulmini gialli da circa dieci-quindici passeggeri che schivano meglio il famigerato traffico russo.
Ho iniziato a svolgere qualche mansione per l'ONG, per lo più, di mera logistica organizzativa... senti questo, senti quello, porta questo, spargi la pubblicità dei festival che faremo.... Ma intanto imparo a sopravvivere.
Immagino sia una fase di ambientamento forzato già prevista dal progetto.
Io la chiamo "procedimento a pesce gatto". Mi spiego. Avete mai provato a pescarne uno e lasciarlo sulla riva finchè non muore? No. Infatti. Lo sapevo.
E sapete perchè lo sapevo? Perchè il pesce gatto NON MUORE. Lo so che sembra assurdo, ma respira. Sta lì, fa un po' di casino con la coda sull'erba, e respira.
Continua a boccheggiare, stoicamente, e rivela tutta la sua indistruttibilità.
E piano piano, spero di fare altrettanto. Per adesso "boccheggio" tantissimo, ma in futuro chissà.
Dal lato umano, direi bene... la gente non è affatto male (a parte i punti 1, 2, 3 e 4 sopra citati), e non sto quasi mai da solo, per ora.

A dire la verità sono sempre di volata: tra una mansione da svolgere, le lezioni di russo, e qualche momento in compagnia con varia gente, faccio tutto di corsissima, e credo che sarà così ancora per un pezzo, per come l'ho capita.
Stasera, se i programmi non cambiano, dovrei andare con altri ragazzi a Divnogore, sede del prossimo (e mio primo) piccolo concerto, a mettere giù i preparativi per il festival che avrà luogo nel weekend.
La mia Russia, per il momento, è così. Di corsa. Velocissima. Tutta d'un fiato, in apnea e senza respiro.
Forse è per questo che studio da pesce gatto.

4 Commenti:

Blogger bito ha detto...

di pesce gatto non so nulla, ma considerato che il gatto normalmente si mangia il pesce, ecco che sorgono le contraddizioni. voglio dire, mica esiste il leone zebra o la giraffa platano. a parte questa (inutile) premessa, ti dico due cose come da tradizione

1- l'unica figu che manca nel tuo album dei ricordi è quella che finisce con la "a" (semicit.)

2- daje di fretta, ma chettimporta? chettivuoi riposare ora? più avanti, procrastina il riposo che in fondo basta un caffè e 2 respironi e si recupera tutto. belle le tipe delle foto. simpatico anche il giovanotto castano.

2bis- riesci a portarmi uno scudetto della skoda?

2tris- essendo ormai certo che fosse ciro "stufa-di-leggere-fesserie", sul blog dello stefy, bè io spero che venga a gettare presto scompiglio.

ti abbraccius

28 maggio 2008 alle ore 15:20  
Anonymous Anonimo ha detto...

42. "perche'ti ricordi di cose che non devo dimenticare" (Cit.)

cfr. Pesce gatto...

Dai che ci siamo... sento entusiasmo...

Ps: ai nostri ritorni abbiamo deciso (bito ed io) che si fara' una vacanza di qlch gg... solo noi tre... (solo?!?!?!?!?)

Scrivi..
Ps: lavora...
Ps^2: s.o.a !

Ah, Ciro... fai in fretta... serve un po' di te... da qst parti...

29 maggio 2008 alle ore 01:45  
Blogger Francesco ha detto...

Ciao Fratelli...
Godo nel sentire vostre notizie!
Beh Ste, cazzo piacerebbe anche a me inventarci una bella storia di viaggio noi tre insieme..
Teniamola in considerazione ;)
E grande che continui a mettere le nostre frasi topiche!

Aspettando qualche potente commento di Ciro, approfitto per dirti, O Bito, che
1) Sto cercando di trovare quella figu (mao)
2) Mi sto abituando al ritmo forsennato del mio programma
3) La Skoda era una marca cecoslovacca, ma se vuoi ti posso portare il fregio di qualche orribile "Lada" russa (marca obbrobriosa gia' dall'epoca sovietica il cui nome significa tipo "Darling" se non erro).
La Lada Zhiguli' (da non confondere con le caramelle) e' quanto di peggio si possa chiedere dalla vita (in giu').
Ti faro' sapere.
A presto, presto.

4 giugno 2008 alle ore 15:51  
Blogger Unknown ha detto...

Fra, non ti preoccupare..le 4opzioni con cui la gente tende a risponderti (o no) le conosco bene visto che vanno di moda anche qui in Magyarorszàg..sono arrivata a pensare sia un retaggio culturale..tieni duro, con il tempo almeno la smettono di prenderti per..;)..e tu diventerai un mago delle mappe...baci!

5 giugno 2008 alle ore 13:53  

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