Non mi troverete mai

* Blog in fase di aggiornamento... scusate il disordine (e la presenza di alcuni post...ancora vuoti!)

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Sono sempre stato un curioso, un bastiancontrario e un rompicoglioni. Quando verso gli otto anni gli altri bambini iniziavano a dubitare dell'esistenza di Babbo Natale, io ero talmente più avanti da essere scettico sul fatto che potessero esistere "i genitori". Fossi nato nel '500 probabilmente sarei stato un esploratore, o un navigatore, o anche solo un mozzo o un vagabondo. Fossi nato in un futuro tipo Star Wars sarei stato una specie di Han Solo o, alle brutte, un Wookie poco peloso. Sfortunatamente sono cresciuto in un'Italia dilaniata da Vespa, dalla De Filippi, da Pippo Inzaghi. Ma sto cercando di uscirne. Ogniqualvolta l'avventura tornerà a fare visita alla mia vita, questo blog avrà qualcosa da dire. Forse.

venerdì 29 gennaio 2010

La Luisona torna, i rom no

Lo so, sono pessimo.
Da quando tengo il blog, non mi era mai capitato di scrivere a cadenza mensile. Il bello è che questo prolungato silenzio non è dovuto a mancanza di news, tutt'altro: è che a gennaio non ci ho avuto tempo, come si suol dire, manco per... avete capito.
E allora, sotto con gli aggiornamenti.

Prologo.
Ci eravamo lasciati a dicembre in pieno periodo di ambientamento scutarino.
Da allora, segnalo un bel capodanno trascorso con gli altri servizi civili a Belgrado, con trenissimo preso da Titograd, Montenegro (lo so, adesso si chiama Podgorica.. ma vuoi mettere l'effetto che fa dire "sono stato a Titograd?".. ecco, appunto) attraverso mezza Serbia ed addirittura qualche chilometro di Bosnia nella Republika Srpska.

Capitolo I. Quando il Drin s'incazza.
Tornati a Scutari, abbiamo trovato come regalo di buon anno l'alluvione, e lo stato di emergenza civile. L'allagamento viene in realtà da molto lontano: il fiume Drin prende l'acqua da lontanissimo, addirittura dal lago di Ohrid (Albania/Macedonia, ci sono pure stato, nel 2007) e raccoglie affluenti in quantità, tra cui anche il Buna (l'altro fiume di Scutari).
Quando il maltempo non dà tregua, come quest'inverno, succede il macello.
Oddio, in realtà non c'è stato molto da preoccuparsi, per chi vive in centro città.
Tuttavia molte case più periferiche sono state evacuate dalla Prefettura: in particolare, le famiglie di etnia rom stanziate nei pressi del ponte sul fiume Buna sono state sfollate presso una ex caserma militare a Renc (si pronuncia "Renz"), appena fuori Scutari: una grande occasione di mettersi alla prova per I Care, l'associazione con cui collaboriamo che di recente ha anche costituito una pionieristica associazione volontaria di protezione civile (la prima, in Albania!).
Così dal 7 gennaio per tre settimane (sinora... mo' vedremo per quanto ancora), ogni giorno un gruppo a rotazione su circa 30 volontari di I Care compresi io, Anna ed Annagrazia, si sono alternati per guidare il furgone, andare a caricare pane e acqua potabile, trasportare i pasti a pranzo e cena, gli indumenti e vari prodotti per l'igiene.
La cosa mi è anche servita per integrarmi un po' nel gruppo di questa associazione con cui IPSIA dovrà collaborare durante il mio progetto. Fortuna che parlano quasi tutti l'italiano, anche perchè i miei progressi in albanese non sono ancora tali da inserirmi nei loro discorsi quando zavagliano fitto tra di loro.
A proposito di lavoro, mercoledì scorso sono arrivati dall'Italia Mauro (il nostro coordinatore-capo progetto) e la moglie Cristiana, anche lei cooperante: anche loro sono molto simpatici, e con la loro presenza il lavoro aumenterà esponenzialmente, il che mi va benissimo.
Ma tra tutte le altre cose che dovrò fare, spalmate sui vari progetti che ACLI-IPSIA segue qui in Albania, rimane comunque il problema di far ritornare i rom ai loro "domicili", adesso che il Prefetto di Scutari ha dichiarato finito lo stato d'emergenza.
Una parola.
Questi non se ne vanno più: I Care gli porta cibo e aiuti, vivono abbastanza vicino alla città (la strada è percorribile a piedi)... insomma chi glielo fa fare di muoversi?
Ma bisognerà trovare presto una soluzione... finché I Care continuerà da un lato a fare bella figura con la Prefettura occupandosi di loro, non potrà dall'altro riprendere a far funzionare come si deve la mensa per i bambini e soprattutto il ristorante Vivaldi, che dovrebbe a sua volta essere una fonte di sostenibilità economica per l'associazione.
Insomma, care famiglie di gabel e magjup... s'è ffatta 'na certa: se mi sgomberate la caserma, ora che il pericolo è passato, ci date una grossa mano.
Vedremo.



Capitolo II. L'eterno ritorno della Luisona.
Sono qui in casa a scrivere sul tavolo e ogniqualvolta alzo gli occhi per riposare lo sguardo vedo Lei.
Fissa, sul mobile contro il muro.
La Luisona è una bottiglia di vodka russa (o sedicente tale) con una storia abbastanza intrigante.
Tutti avrete letto (o sentito da amici) l'imperdibile Bar Sport di Stefano Benni (1976)... e quell'episodio del libro dove tutti i clienti abituali del bar del paese sanno che QUELLA pasta nella vetrina (la Luisona, appunto) sta lì da tempo immemore, e pertanto è destinata a restare lì per sempre, dato che nessuno avrà il coraggio di mangiarsela più. Ed invece, un bel giorno, un ignaro commesso viaggiatore che veniva da fuori, osa ordinarla dopo il caffè suscitando scalpore e naturalmente sentendosi malissimo subito dopo.
La bottiglia qui in casa nostra l'ho chiamata la Luisona in onore della pasta di Benni, perchè pure a lei nessuno se la berrà mai, a meno di clamorosi colpi di scena o fattori esogeni.
Passo indietro. Prima di Natale, prima di Belgrado.
23 dicembre. Marjan e Ona (sportellisti ACLI a Scutari e nostri amici) portano insieme a noi alcune bottiglie di liquori in regalo a dei funzionari del Consolato Italiano con cui collaborano spesso, e che quindi conoscono bene. Un modo per augurare loro buon rientro in Italia per le festività.
Ma Ciro, napoletano di Posillipo, è un tipo imprevedibile. Prima stava a Mosca e Minsk, e quando apre il sacchetto, gli sfugge una malcelata delusione: "...Vabbuò, ragazzi, ma non potete regalare vodka "normale" a chi è stato in Russia..." Come dire che gli standard di chi è stato in Russia si sono affinati troppo in fatto di vodka per apprezzarne una bottiglia qualsiasi come regalo.
Io in Russia ci sono stato, ci sono tornato e ci tornerò... ma diciamo che se mi portano della vodka qui la bevo uguale.
Ciro invece aveva piani diversi per la Luisona.
Serata di domenica 17 dicembre. Io Anna e Annagrazia, che talvolta si autobattezzano loro stesse "Annaebasta" ed "Annaeccetera" (devo dire che questo nuovo sistema di distinguerle non è male) diamo una piccola festa invitando un po' tutti. Gradito il contributo di ognuno in cibo o bevande.
E col suo sottile umorismo partenopeo, Ciro non ha perso l'occasione per "ritornarci" l'indesiderata bottiglia, che così diventa ufficialmente un personaggio nella nostra casa.
Tutto ciò in attesa della prossima contro-vendetta: presto mi informerò da Marjan su quando Ciro compie gli anni... spero davvero sia verso ottobre, o novembre: così non avrà più tempo e possibilità di intraprendere una nuova contro-rappresaglia e ri-restituirci il "dono".
Fino ad allora, la Luisona aspetterà qui, paziente.

12 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

é tutto tranne che "anonimo"...
la tua miglior opera 1^!!
da proporre agli Arcade per sostituire il video originale!!
Qui c'è della stoffa...

... anzi... qui c'è della seta!!!

Grande Franz!!
Un abbraccio!

31 gennaio 2010 alle ore 21:19  
Blogger c'est moi ha detto...

è sempre bello trovare i vecchi blog amici .. vedo che laggiù non ci si annoia! qui dopo la battaglia - per ora pare vinta - contro i buoni pasto ci si prepara per la primavera in arrivo.

...non vedo il mio blog tra i tuoi siti amici --- non vedo siti amici ;;))

31 gennaio 2010 alle ore 22:06  
Anonymous Anonimo ha detto...

SON LO SPINO VOLEVO DIRTI CHE IL VIDEO MI è PIACIUTO UN CASINO........CONTINUA COSì CHE VAI ALLA GRANDE

2 febbraio 2010 alle ore 17:10  
Anonymous Anonimo ha detto...

sono lo spino....come mi ero promesso ho visto il blog e in termini spogliato-calcistici TANTA ROBA!!! oppure SENZA BLOG!!! grande frenci continua cosi....stai facendo una cosa bellissima

2 febbraio 2010 alle ore 21:23  
Anonymous Anonimo ha detto...

Ogni mese sempre più emozionanti sia i video che le storie....continuate così! Bravi!!!

5 febbraio 2010 alle ore 00:25  
Blogger Francesco ha detto...

Grazie ragazzi dei commenti, che mi gasano sempre.
Te Costy, ti ho riconosciuta dalla fotina-ina.. se no mi sarei scervellato una settimana a capire chi eri! ;)
Ellen, grazie per seguire sempre le nostre avventure,
E grande Spino, un nuovo importantissimo lettore per tutte le minchiate che scrivo..
Spero di non deludervi mai :)

5 febbraio 2010 alle ore 01:08  
Blogger Francesco ha detto...

E sui commenti di Ste, beh.. nemmeno mi soffermo sul fatto che Lui si lascia Anonimo.. tanto lo riconosco dalla calligrafia anche via computer: Inoltre, come io sapevo che lui si sarebbe gasato con la mossetta del doppio applauso nel video (era in effetti dedicata a lui), lui sapeva sin dalle prime note della canzone che in corrispondenza di quel "clap-clap" gliel'avrei fatta.
Quel che si dice trovarsi a occhi chiusi..
A presto, Torello.. sempre più sbrégamudànde..

5 febbraio 2010 alle ore 01:09  
Anonymous Anonimo ha detto...

Bravi ragazzi!!!
E ti strastimo per il finissimo accenno letterario alla Luisona!! La mia Luisona magari fosse vodka! Forse potrebbe al massimo essere la chang'a, una specie di grappa artigianale e che spesso falcia gente perche' non viene buttata via la prima parte! :) Mannaja al Kenya!!
Un abbraccione grande a tutti voi!
Daniela

25 febbraio 2010 alle ore 08:41  
Blogger c'est moi ha detto...

... beh non scrivi più?? ti ha travolto l'alluvione??

2 marzo 2010 alle ore 00:35  
Blogger Francesco ha detto...

No, Costy.. stiamo bene, è che il mese di febbraio è stato febbrile (nel senso di lavoro).. e fine mese è tempo di report, come tu da buon servizio civile saprai bene, purtroppo! ;)
Ma ci sto lavorando.. in realtà ho dellaroba di febbraio che pubblicherò a giorni! tu come stai??

2 marzo 2010 alle ore 10:23  
Anonymous Anonimo ha detto...

qui mancano parole, carriole di parole, capriole con parole, grandi storie a parole, mazze toste e poche parole...

eddai...

noi qui si vuole un po' di novità...

questa no-vita non ci piace proprio...

"Carletto"

10 marzo 2010 alle ore 16:52  
Blogger Francesco ha detto...

Uomo di poca fece..
guarda che ti combino col prossimo video!
Spero vi piaccia..
Un abrazo
F.

11 marzo 2010 alle ore 13:17  

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