Schiaffe sul muso
Andiamo dal primo al cinque maggio, tutti e quattro ospiti dell'ottimo Daniele, amico genovese del Nak che ha studiato e lavora a Utrecht: citta' fighissima e ovviamente (viste le dimensioni ridotte del paese e l'efficienza dei trasporti con cui e' servito) comodissima per tutte le altre mete, tipo Zandvoort am See, o Amsterdam (cosi', una a caso!).
Li' tra l'altro, proprio in piazza Dam nella capitale, il primo maggio becchiamo il Miki con la Chiara, reduci dallo sfascio della Festa della Regina del 30 aprile.
Dopo aver contribuito a non fargli scendere la pacca a loro due, manteniamo il ritmo pure noi, tra le schiaffe sul muso di Rodella, i colori della felpa fuscia/verde del Nak che nelle nostre condizioni picchiavano in testa come non mai (vedi fig.), le strettissime ed altissime case olandesi, le relative bestemmie del Canto, io in versione Rain Man (o anche l'uomo piu' rapinabile del mondo) ed alcuni amori impossibili lasciati pavidamente nel cassetto al Redlight District.
Concludiamo con un estratto di un dialogo tra il sottoscritto e una "badessa" locale:
Io: "Ma cioe'...la tariffa? Come sarebbe la STORIA?" (in inglese)
Lei: "Cinquantaeuroboccafiga" (in italiano e senza tirare fiato)
Io: "Per quanto tempo?" (insistendo con l'inglese)
Lei: "Twenty minutes"
Io: (tirandomela a sproposito nel tentativo di dire cortesemente di no) "Ma no... e' troppo breve per me... non renderei..."
Lei: "Just come down... Then we will see..." come dire: Si', si'... fai pure il toro... vieni qua e lo vediamo quanto duri con me, pirla!"
PS: Aggiungo una postilla in data 6 gennaio 2008: ci sono tornato con quegli altri e... oh, Canto, la cavallona bionda sui quaranta coi jeans, quella che VOLEVA te, e' sempre nello stesso posto, e ti saluta...