Scacciachiodi?
Non contradditemi, assecondatemi. (MarollaCit.)
Bel posticino all'aperto, uno dei più frequentati, e giusto in riva al mare.
E come numerillo non c'è male, di solito: salta l'uomo facile e -tra veroniche, finte di corpo e certe spaccate che neanche Supermarco Delvecchio nei derby- alla fine ci piazza il topless.
E prima ancora, con Jordi lo spagnolo (ricordate?) che era con me a Kyzyl durante l'indimenticabile (e chi se la scorda?) notte dei lunghi coltelli, e passatemi la citazione da Terzo Reich.
Arriviamo all'appartamento dove Jordi mi aspetta in mutande, più magro che mai. Anche lui ad ingassamento non scherza: trentotto anni, vive come un ventenne: lupo solitario, sempre di corsa da un paese all'altro per lavoro o per diletto (in letto...?), credo non se la passi male.
La sera usciamo, ed ho così modo di osservare la pertinacia iberica nel tacchinare (vedi fig.): non per fare il criticone, ma ci hanno la delicatezza ed il savoir faire di una baleniera norvegese.
Sono di gran lunga il più mansueto del gruppo: tiro un po' i remi in barca, che non ho moltissima voglia di fare il cretino, e penso piuttosto a rilassarmi.
Però mi godo lo... spettacolo, guardando gli spagnoli sparare a vista sui civili, indistintamente: siano esse super-topone oppure (rari) cetacei in libera uscita. Risultati discutibili, ma io me la rido, e un po' li capisco: in effetti la discotecara media ucraina vanta il telaio della Kournikova e la sobrietà di Eltsin.
Perderebbero la testa in tanti, qui.
E poi pare valere quell'inspiegabile legge non scritta per cui "quelle cesse la sera se ne stanno quasi tutte a casa."
Ma anche gli spagnoli sono di passaggio, ed il 21 da Sebastopoli è già tempo di sbaraccare: devo quindi inventarmi qualche altro posto dove passare i miei giorni. Meglio se in economia.
E qui inizia la mia rocambolesca concatenazione di contingenze favorevoli.
- Botta di culo numero A:
La sera del 20, mentre torniamo in macchina da Yalta a Sebastopoli, mi mandano un messaggio Anya e Vika, le coordinatrici del mio ultimo progetto a Krynychky (vedi post prececente). Credevo se ne andassero in vacanza in Turchia, ed invece no.
"Se voglio" mi aspettano a Feodosiya dove hanno posto in una stanza-bazza, tipo centro vacanze soviet-style per quelli che lavorano per le ferrovie (le loro famiglie, nella fattispecie), a un prezzo stracciato.
Voglio sì, voglio... salutati gli spagnoli (che pure loro lasciano Sebastopoli), prendo il primo bus e la sera del 21 sono già dalle ragazze.
Il programma iniziale è di restare con loro almeno fino al 27 agosto, quando torneranno a Dnipro. Poi vedrò anch'io di tornare in Russia, compatibilmente col conto dei giorni che mi rimangono sul visto, per finire a Voronezh i reports per il mio progetto EVS.
A Feodosiya intanto si va al mare; mare che merita parecchio anche se di solito la vita da spiaggia, se non modero le dosi, dopo un po' mi scoppia in testa.
Ma qui l'acqua è pulita, calda, poco salata... e soprattutto non c'è solo sabbia!
Ed esempio, dopo un'escursione con le ragazze alla (splendida) fortezza di Sudak, restiamo là a dormire in spiaggia cosi' il mattino seguente siamo gia' di strada per Novij Svet, dove ci stanno certe spiaggette rocciose come piacciono a me.
La cosa curiosa, però, era successa la sera prima, venerdì 22.
Si va tutti al Vodnij Mir (per la prima volta). I ballerini fanno i loro show, e Anya mi fa: "Zhanna, la bionda, la conosco... è di Dnipro pure lei ed abbiamo fatto un corso di inglese insieme."
Un Mi Cojoni mi sale dal profondo.
Poi, però, verso le tre, usciti dal locale ancora mizzi di sapone (gli "schiuma-party" li fanno pure qui), addocchio una kebabberia di arabi che attrae il mio appetito notturno. Ordino.
- Botta di culo numero B:
Solo una volta seduti, i miei bradipici riflessi realizzano che al tavolo di fianco stanno mangiando quattro ballerine, tutte belle, tra cui anche la conoscente di Anya.
E Anya subito le attacca gancio.
Straordinarie Anya e Vika: le ho ben presto ribattezzate le mie "Franci's Angels"...
Dove le trovi due coordinatrici che ti invitano al mare in stanza con loro, ti trovano i biglietti per i trasporti e la sera ti fanno pure gli... assist?
Entro di prepotenza nel discorso, e subito le ragazze iniziano a parlare, prendendo d'assalto il mio pacchetto di sigarette.
Delle quattro, solo Lera guarda e sorride, senza parlare. Avrà modo di rifarsi in seguito, eccome.
Anche perchè - Botta di culo numero C: (ossia Botta di culo Suprema) - come detto sopra, il 27 Anya e Vika sono dovute tornare a casa, lasciandomi solo soletto nella stanza per i giorni seguenti... e come direbbe il sempiterno Guzzanti: "Faccio un po' quello che mi pare. Nella Casa delle Libertà." (Cit.)
Già. Credo proprio che mi tratterrò qualche giorno ancora in questo pazzo "mondo"...
In fondo sono pur sempre le mie vacanze.
Così trascorro i miei giorni qui, tra un bagno ed una serata al locale; tra una corsa mattutina ed un narghilé.
Son tranquillo, son contento,
Specie quando tira il vento.
Sto sereno, corro e impazzo,
Specie quando tira il... vento.*
(*La rima, qui, proprio non mi viene)